Con l'emanazione della direttiva europea 2002/44/CE sull'esposizione professionale alle vibrazioni meccaniche, e con il successivo recepimento con legge nazionale avvenuta il 19 agosto 2005 ed attuativa dal 1 gennaio 2006 (D. Lgs. 187/05), i rischi professionali da vibrazioni meccaniche sono entrati finalmente a pieno titolo nella legislazione europea e nazionale e si è attivata anche in Italia una politica specifica di prevenzione e di tutela riguardo questo fattore di rischio che costituisce una delle tecnopatie più diffuse e meno note nel nostro paese e, in generale, in tutti i Paesi occidentali a tecnologia avanzata. Questo decreto ha avuto, però, vita molto breve in quanto è stato abrogato dall'art. 304 del D.Lgs. 81/2008 e sostituito dagli artt. dal 199 al 205.
È noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti, possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, definito con termine unitario "Sindrome da Vibrazioni Mano-Braccio".
Il rischio è presente non appena si inizia ad utilizzare, regolarmente e di frequente, un macchinario, strumento o attrezzatura che produce un elevato livello di vibrazioni.
I primi sintomi possono comparire dopo soli pochi mesi o dopo anni, in base al soggetto e all'ampiezza della vibrazione applicata alla mano.
L'esposizione a vibrazioni al sistema mano-braccio è generalmente causata dal contatto delle mani con l'impugnatura di utensili manuali o di macchinari condotti a mano.
Tutti i lavoratori che usano macchinari o utensili manuali vibranti rischiano di contrarre la sindrome da vibrazioni.
Si calcola che oltre il 5% dei lavoratori sono esposti regolarmente a vibrazioni del sistema mano-braccio in quasi tutti i campi delle attività lavorative; in alcuni comparti quali ad esempio: edilizia ed ingegneria civile, manutenzione di strade e ferrovie, silvicoltura, fonderie e officine meccaniche, miniere e cave, eccetera... tale percentuale può salire ulteriormente.
Molti strumenti che vengono impugnati o azionati con le mani generano vibrazioni, che si trasmettono alla mano e al braccio dell'operatore.
Il recepimento italiano della direttiva 2002/44/CE sulle vibrazioni meccaniche ha posto limiti all'esposizione dei lavoratori alle vibrazioni; questo comporta un adeguamento dei criteri di valutazione e delle scelte di prevenzione e protezione adottate da parte delle aziende.